Se soffri di fastidi, dolore pelvico e perineale, potresti soffrire di nevralgia del pudendo. Di che si tratta? E soprattutto: in che modo l’Osteopatia può darci una mano a risolvere questo dolore al pube? In questo articolo, il dott. Manlio Cicoira DO spiega l’approccio osteopatico per questo problema. Leggi con noi!
Il nervo pudendo: impariamo a capire cosa è
Il nervo pudendo è un nervo che ha origine in uno dei sei plessi nervosi facenti parte del sistema nervoso periferico, il plesso pudendo. Quest’ultimo, insieme al plesso sacrale ed a quello lombare, fa parte dei plessi nervosi ed emette diversi rami.
Il nervo pudendo – che origina da fibre che provengono da S2-S3-S4 e fornisce come rami terminali il nervo perineale e il nervo dorsale del pene o del clitoride – è uno dei rami emessi dal plesso pudendo, in cui vanno anche inclusi il nervo perforante cutaneo, il nervo emorroidale inferiore, il nervo anococcigeo, i rami viscerali ed i rami muscolari.
Una delle principali malattie o patologie collegate a questo plesso è la neuropatia del nervo, infatti si parla di disfunzioni nervo pudendo.
Visto il territorio innervato dal plesso pudendo, è facile comprendere come le disfunzioni e le patologie ad esso collegate possano in qualche modo influire tra l’altro sui rapporti sessuali, in quanto i disturbi che la neuropatia provoca sono molto fastidiosi e spesso inducono ad una forzata, indesiderata ma necessaria astinenza.
Quali sono i sintomi della nevralgia del pudendo?
Molte volte è difficile per chi soffre di questa patologia riconoscere il disturbo: la neuropatia del nervo o le disfunzioni del nervo pudendo sono infatti molto particolari, in quanto i sintomi che essa provoca sono spesso simili ad altre patologie.
Vediamoli insieme:
- Bruciori
- Intorpidimento della zona perineale
- Fastidio, sensazione di stiramento e di torcimento
- Formicolio e percezione di un corpo estraneo nel retto
- Dolori acuti in alcune posizioni o movimenti
Spesso è facile confondere con altre problematiche collegate magari ad una postura seduta prolungata o poco ergonomica o al poco movimento, rimandando così il momento della diagnosi e della cura.
Possibili cause
Uno dei problemi fondamentali della neuropatie del pudendo consiste proprio nel fatto che possono essere accentuate o innescate da posture lavorative prolungate su superfici poco ergonomiche, o da movimenti ripetitivi stereotipati che richiedono una contrazione prolungata dei muscoli del pavimento pelvico che sono però solo degli effetti e non delle cause della disfunzione.
Si tratta di una condizione che, pertanto, può emergere più facilmente in persone che trascorrono gran parte del loro tempo davanti al computer, per motivi di lavoro o di studio, nei ciclisti, costretti per molto tempo sul sellino, in chi frequenta palestre ed effettua sistematicamente esercizi molto intensi con i muscoli addominali.
In che modo il trattamento osteopatico può aiutare questo disturbo?
Il Trattamento Manipolativo Osteopatico (OMT) consente un approccio terapeutico soddisfacente alla patologia, anche se tempi, modalità e qualità della risoluzione dipendono essenzialmente dalla diagnosi e dal tempo intercorso tra la prima manifestazione dei sintomi e l’inizio del trattamento.
I sintomi della nevralgia del pudendo possono essere repentini o presentarsi come aggravamento lento, progressivo ed inesorabile di un quadro insorto in modo apparentemente casuale. Bruciore, formicolio, e percezione di un corpo estraneo nel retto, i sintomi più diffusi. Qualcuno lamenta dolori acuti soltanto durante l’atto sessuale, altri anche da seduti o in posizione supina.
Tuttavia, a seconda del ramo del plesso pudendo interessato, si avrà la relativa sintomatologia periferica. I medici spesso parlano di “migrazione” dei sintomi, fenomeno che tende a complicare la diagnosi. La motivazione anatomo-patologica sconosciuta, è infatti facile confondersi o restare scettici, d’innanzi alle affermazioni di un paziente che avverta sia dolori/formicolii testicolari, sia contrazioni anali ripetute.
L’indagine Osteopatica è principalmente rivolta ad una attenta valutazione della fisiologia degli organi pelvici (intestino, ovaie e utero o prostata) della densità dei tessuti connettivi del pavimento pelvico in particolare a livello perisfinterico, del foro otturatorio, e della fascia iliaca, rilevando con attenzione la presenza di squilibri dei diaframmi trasversali del corpo correlati a quello pelvico (tentorio, diaframma toracico) nonché anomalie funzionali del distretto sacro coccigeo, presenza di patologie urogenitali.
Dopo una attenta valutazione l’OMT costituisce un approccio elettivo non invasivo che può restituire alla persona affetta da nevralgia del pudendo una vita serena ed equilibrata.
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