
Che cosa è la Cervicobrachialgia? In che modo l’Osteopatia può darci una mano a risolvere questo disturbo? In questo articolo, il dott. Manlio Cicoira DO spiega l’approccio osteopatico a partire da questa considerazione. Leggi con noi!
Consiste in un quadro di dolore a livello del rachide cervicale che si irradia ad uno o entrambi gli arti superiori. È un disturbo frequente che può avere cause molto differenti tra loro.
Il motivo per cui si verifica questo tipo di problema dipende dalla costituzione anatomica del plesso brachiale, cioè dell’insieme di nervi che va dal tratto cervicale al braccio e alla mano.
Tale plesso attraversa alcuni punti critici durante il suo percorso, costituiti da strettoie anatomiche passano talvolta insieme alle relative vene e arterie.
La prima strettoia è costituita dai forami di coniugazione della colonna vertebrale, i fori attraverso cui i nervi fuoriescono dalla colonna vertebrale. A questo livello una compressione tra le vertebre o una protrusione dei dischi, soprattutto fra C5 e C7, può essere causa di irritazione delle radici nervose e causa di una cervicobrachialgia.
Ma esistono altre zone di criticità. Subito dopo che le radici nervose emerse dalla colonna cervicale costituiscono il plesso brachiale questo passa attraverso il gruppo dei muscoli scaleni all’interno della compagine stessa dei muscoli ed in particolare tra lo scaleno anteriore e medio nello stesso spazio in cui transita la arteria succlavia.
Pertanto una contrattura degli scaleni può essere causa di irritazione del plesso brachiale ed essere responsabile di cervicobrachialgia come anche di una parestesia (problemi di sensibilità) al braccio e alla mano. Tale situazione è talvolta definita sindrome degli scaleni.
Anche il passaggio del plesso sotto la clavicola costituisce un transito a rischio, soprattutto in presenza di disfunzioni meccaniche della clavicola che possono letteralmente comprimere il fascio vascolo nervoso che passa in profondità.
In questo caso vi è anche una compromissione vascolare per cui al dolore e alle parestesie può essere associato un problema di ritorno venoso e linfatico che si esprime con gonfiore del braccio e della mano soprattutto al mattino.
Ancora a livello del cavo ascellare possono essere presenti restrizioni fasciali che disturbano il plesso brachiale e causare problemi a valle.
In che modo l’Osteopatia può aiutarci?
Tutti questi disturbi possono essere risolti con l’aiuto dell’Osteopata in quanto hanno tutti una base funzionale e quindi possono essere risolti con un approccio manipolativo.
L’Osteopata ha il compito di riequilibrare la disfunzione del tratto cervicale e interviene con un approccio rispettoso della fisiologia e con tecniche soft, indolori e prive di rischi.
Il trattamento dei tessuti muscolari e fasciali viene effettuato con trazioni manuali dolci e con tecniche cranio sacrali non invasive e assolutamente efficaci.
Nel caso in cui sia presente una protrusione o un’ernia cervicale l’osteopatia costituisce un approccio privilegiato e consente, dopo aver effettuato una diagnosi differenziale di esclusione, di agire in modo specifico e mirato per ripristinare una conduzione nervosa ed una vascolarizzazione fisiologica e normalizzare lo stato dei tessuti nel sito del transito.
Osteolive è un centro di OSTEOPATIA E MEDICINA INTEGRATA a Roma, Trastevere.
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