
Se hai domande o dubbi sul tuo sistema posturale, leggi questo articolo del dott. Manlio Cicoira DO e troverai le risposte!
L’esame stabilometrico posturografico: un esame utile per la tua postura
L’integrazione tra esame clinico e diagnostica strumentale in Osteopatia consente di rilevare dati significativi altrimenti non evidenziabili con l’esame obiettivo.
L’Osteopata valuta con attenzione gli esami ematochimici, le indagini radiografiche e tomografiche, ecografiche, doppler e flussimetriche, la elettromiografia, la elettronistagmografia, la spirometria e tutte le indagini diagnostiche della medicina specialistica.
Un rilievo particolare va dato alla integrazione con la diagnostica posturologica ed in particolare con l’esame stabilometrico posturografico, la baropodometria elettronica statica e dinamica (studio del passo), la valutazione optoelettronica, la Body Analisys Kapture ed i metodi di rilevamento tridimensionale della postura.
Tali esami forniscono dati quantitativi e qualitativi trattati matematicamente che consentono di misurare la uscita posturale in modo preciso e di analizzare i risultati di un trattamento in modo scientifico ed obiettivo.
In cosa consiste l’esame stabilometrico posturografico?
L’esame stabilometrico posturografico consiste nella registrazione delle oscillazioni posturali (postural sways), e ci fornisce dati qualitativi fondamentali per identificare se il sistema posturale regola la postura in modo fisiologico o se esistono delle alterazioni della regolazione.
La stazione di rilevamento dati è costituita da una pedana informatizzata che analizza il paziente in piedi (appoggio bi podalico) e rileva e registra gli spostamenti della proiezione al suolo del baricentro corporeo.
Grazie alla presenza di sensori a matrice resistiva, la pedana è in grado di rilevare le oscillazioni posturali ed un software specifico consente di analizzare la performance del controllo posturaledel soggetto in stazione eretta.
Ciascun individuo presenta spontaneamente in condizioni normali delle oscillazioni corporee lente e costanti con fulcro alla tibio-tarsica, che determinano un riadattamento muscolare continuo e forniscono brevi periodi di riposo ai tessuti di sostegno.
È inoltre possibile studiare l’effetto destabilizzante indotto dalla perturbazione di uno o più ingressi sensoriali con numerosi altri test stabilometrici complementari che hanno lo scopo di individuare il contributo dei singoli sottoinsiemi.
A chi è utile questo esame?
Il suo impiego trova indicazione nella prevenzione, diagnosi e trattamento delle alterazioni dell’assetto posturale, nella valutazione della necessità di introdurre plantari, byte e di controllarne l’effetto nel tempo.
L’esame baropodometrico consente di rilevare una serie di dati interessanti ai fini della determinazione della performance posturale, integrabili con il tracciato stabilometrico.
È possibile effettuare l’esame con due modalità : esame statico (BPE statico) ed esame dinamico (BPE dinamico).
L’esame statico consiste nel rilievo delle pressioni esercitate al suolo per unità di superficie in un determinato istante sul paziente in piedi e fornisce una serie di elementi ed in particolare:
– Analisi per punti, che consente di apprezzare la distribuzione del carico sulla pianta podalica, evidenziata con punti di diversa dimensione e gradazione cromatica in funzione del peso, la posizione istantanea del baricentro corporeo ed il baricentro per ciascun piede ;
– Analisi statica per isobare, che consente di evidenziare i punti con medesima pressione;
– Analisi ad alta risoluzione ed analisi tridimensionale, che fornisce una visibilità ad impronta, con il calco o rilievo tridimensionale dell’appoggio al suolo.
– Analisi numerica, ove vengono riportate i valori di pressione esercitati su circa 100 aree per ciascun piede.
La pedana fornisce dati quantitativi circa la superficie di appoggio in cm quadrati, la percentuale di carico ripartito tra avampiede e retropiede nonché il confronto percentuale tra i due piedi. Molto interessanti sono i dati della geometria baricentrica statica che consentono di visualizzare dati qualitativi e quantitativi quali angoli ed aree di pressione, angolo asse di rotazione tibiale, angolo del piede distanza dei centri di pressione dal baricentro.
L’esame dinamico podalico consente di studiare il passo fornendo i medesimi parametri quantitativi e qualitativi riferiti allo svolgimento del passo compresi i dati di geometria baricentrica, che frequentemente differiscono in modo netto dai dati statici.
Il raffronto tra i due tipi di esame consente di valutare quali delle modalità e/o anomalie statiche permangono anche nella fase dinamica della postura.
È possibile effettuare l’esame baropodometrico anche per verificare e/o introdurre eventuali ortesi plantari.
La Body Analisys Kapture (B.A.K.) è un esame diagnostico che consente di effettuare una valutazione informatizzata dell’assetto posturale. Il principio fondamentale di tale metodologia diagnostica è quello di sostituire alla valutazione visiva dell’assetto, una analisi optometrica computerizzata, e ciò consente di rilevare parametri spaziali quantitativi e qualitativi.
Nello specifico la B.A.K. consiste nel rilievo dell’assetto posturale effettuato sui quattro piani dello spazio (frontale, laterale dx, laterale sx, posteriore) effettuato tramite una, due o quattro telecamere. Tale dato viene riversato sul pc e trattato informaticamente avvalendosi di un software dedicato. Il dato in ingresso viene analizzato con modalità specifiche utilizzando dei markers che vanno posizionati direttamente sul paziente o sul monitor tramite puntatore laser. Il posizionamento dei markers consente di analizzare l’assetto secondo il modulo a multi sticks, studiando le congiungenti e di individuare aree di superficie comparabili simmetricamente. I dati immagine possono essere integrati in simultanea con i dati baropodometrici ed in fase di analisi con i dati stabilometrici ed optometrici. Utilizzando alcune derivate è possibile effettuare analisi morfologiche del rachide comparabili con l’esame radiografico.
La B.A.K. costituisce una metodica di valutazione obiettiva non invasiva, esente da errori di interpretazione soggettiva imputabili all’esaminatore, ripetibile ed utilizzabile ai fini della valutazione delle anomalie dell’assetto posturale ed alla valutazione degli effetti del trattamento riabilitativo.
La diagnostica posturologica integra la valutazione osteopatica, costituisce uno strumento prezioso per apprezzare i cambiamenti indotti dal trattamento osteopatico e guidare il piano di cura ed è utile in sede scientifica per completare con dati obiettivi strumentali i rilievi clinici dei test osteopatici.
Osteolive è un centro di OSTEOPATIA E MEDICINA INTEGRATA a Roma, Trastevere.
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